Giovinezza e matrimonio
Costanza Cerioli nasce a Soncino (CR) il 28 gennaio 1816, sedicesima figlia di una nobile famiglia. I genitori temono per le sue condizioni di salute e la portano subito al fonte battesimale.
Fin dalla fanciullezza si mostra disponibile, attenta al prossimo, sensibile ai poveri e ai sofferenti. La sua educazione avviene presso l'educandato delle Suore Visitandine di Alzano Lombardo (Bg).
Tornata in famiglia, aveva 19 anni quando i suoi genitori le propongono il matrimonio con Gaetano Busecchi di 59 anni, vedovo della contessa Maria Teresa Tassis.
La giovane accetta, consapevole che anche questo faccia parte di un piano divino che solo gradualmente le sarà svelato. Il matrimonio avviene il 30 aprile 1835.
La sua vita coniugale non sarà facile a causa del carattere e della malattia del marito che pure, a modo suo, le voleva bene. Anche l'esperienza della maternità sarà dura e dolorosa, perché dei quattro figli, solo Carlo vivrà fino a 16 anni, poi morirà, stroncato dalla tisi nel gennaio 1854. Alla fine dello stesso anno muore anche il marito.
Nel tumulto della crisi che la investe le risuona nell'animo l'eco di una frase che il figlio Carlino le aveva sussurrato poco prima di spirare: " Mamma, non piangere. Il Signore ti darà altri figli..."
L'assistenza ai poveri
A 38 anni, la nobile Cerioli compie una scelta di campo controcorrente. Ispirata dalle parole del Vangelo, si lancia con coraggio sui sentieri della carità.
Visita gli ammalati, li assiste, li cura, li accudisce. Apre le porte del suo palazzo ai poveri ed ai sofferenti. Medica senza ritrosie ferite e lacerazioni.
Divide i suoi averi con i tanti orfani che mendicano per strada. E sono proprio gli occhi di quei ragazzi, nei quali sono riflessi gli echi della profezia di Carlino, a spingerla a decisioni coraggiose.
Il patrimonio del marito, la sua ricchezza personale, tutto è donato ai poveri. Obbedendo al richiamo del cuore, nonostante l'incomprensione di parenti e conoscenti, si volge senza esitazione verso questa nuova direzione: le porte di palazzo Tassis si aprono per accogliere le prime due orfane che in Costanza ritrovano una mamma.
Costanza si rimbocca le maniche e si lancia in una grande impresa di carità. Progetta e realizza una scuola rurale per le giovani di Comonte e dintorni. Il lavoro non manca, soprattutto tra la popolazione rurale, la più povera e indifesa.
E' proprio nel fronteggiare le tensioni e le contraddizioni di una realtà sociale che stava profondamente mutando la rivoluzione industriale e l'urbanesimo causavano i primieffetti negativi sulle fasce più povere della popolazione – che Costanza Cerioli percepisce le linee portanti di una nuova istituzione religiosa.
La vita consacrata
L'8 dicembre 1857 Costanza Cerioli, la madre di tanti orfani - che prenderà poi il nome di sr. Paola Elisabetta - fonda l' Istituto delle Suore della Sacra Famiglia a Comonte di Seriate (Bg).
La vocazione e il carisma della congregazione sono così riassunti dalla Fondatrice: " L'umiltà, la semplicità, la povertà, l'amore al lavoro, ad imitazione della Sacra Famiglia di Nazareth, formeranno lo spirito proprio di questo Istituto" ( Direttorio 1906, pag. 10 )
Dal 1863 al 1865 sono aperte le comunità di Soncino e Leffe; case che ospitano la scuola agricola, il convitto per le orfane e le ricreazioni festive.
Il sogno di Madre Paola Elisabetta raggiunge un ulteriore sviluppo con la fondazione dell'Istituto maschile a Villacampagna (CR) il 4 novembre 1863, anche se, potrà vederne solo gli inizi perché, quasi improvvisamente, conclude la sua esistenza terrena il 24 dicembre 1865.