Il governo congolese detiene il triste primato di essere uno dei più corrotti al mondo, questo fa sì che ilpaese versi in una continua condizione di instabilità: la zona occidentale del Paese, compresa la capitale Kinshasa, è teatro di scontri e manifestazioni violente per motivi politici.
Nonostante ciò, la maggior parte delle morti è provocata dalla malnutrizione e dal collasso delle strutture sanitarie. La popolazione vive in miseria malgrado le ricchezze minerarie. I dati sono allarmanti, si calcola infatti che la crisi che affligge la Repubblica Democratica del Congo uccida 38.000 persone ogni mese.
Finalmente, dopo otto mesi di lavoro - sul terreno dove era stata abbattuta la casa di formazione, perché pericolante - è stata ricostruita la casa per le aspiranti con annessa Scuola materna.
Il 28 marzo 2018 è arrivata la comunicazione che il container era arrivato. Il sabato santo, 31 marzo, è stato aperto alla presenza della Madre Vicaria Sr. Chiara, di Sr. Luigia, dei Cavalieri di Malta e degli operatori delle organizzazioni del posto: non mancava nulla e nulla si era rotto.
Con l’aiuto dei nostri dipendenti abbiamo svuotato il container e portato tutto a Matetè dove ci attendeva un grande lavoro per organizzare la casa delle suore e la scuola materna.
Venerdì 13 aprile, quando la pulizia e l’arredamento della casa delle suore e della scuola materna erano quasi ultimate, ci siamo trasferite con grande soddisfazione, e abbiamo riaperto la comunità delle suore e delle postulanti a Matetè che, per quasi un anno, accettando l’inevitabile disagio a causa degli spazi ristretti, erano state ospitate presso la comunità dell’orfanotrofio a Limetè.
Il giorno dopo, sabato 14 aprile, abbiamo accolto il Vescovo S. E. Mons. Fridolin Ambongo, coadiutore del cardinale Laurent Monsengwo, per la celebrazione della prima Messa nella nostra cappella e la benedizione di tutti gli ambienti della casa.
Gli ambienti sono belli, semplici e non manca niente.... solo la luce e l’acqua lasciano a desiderare come sempre. Infatti, per il grande caldo che faceva, bisognava avere sempre dell’acqua di scorta nei secchi, per potersi lavare. Nonostante questo, siamo felici del lavoro fatto. L’impresa di mettere in piedi una casa non è stata semplice… ma il poter dare a tanti bambini la possibilità di un’istruzione ci rende felici… il nostro cuore è lì con quei bambini che ti guardano con i loro occhioni e sorridono, mentre giocano con i sassolini sulla terra. La scuola accoglierà i bambini dai 3 ai 6 anni: sarà un posto dove potranno giocare e imparare, divertirsi, immaginare come saranno da adulti, apprendere le basi per essere i protagonisti di un mondo migliore.
Molte famiglie che vivono nelle periferie delle città non hanno i mezzi per far crescere i propri figli in un ambiente sereno perché i quartieri sono privi di ogni servizio primario: mancano l’acqua, la luce e il gas, le fognature sono a cielo aperto e le strade sono spesso piccoli viottoli percorribili solo con carrettini o biciclette.
In questo contesto di periferia degradata è molto diffuso il fenomeno dei bambini di strada: schiere di ragazzi orfani o in difficoltà economiche che passano intere giornate a girovagare per le strade, vivendo di accattonaggio o piccoli espedienti. Molti di loro non sanno nemmeno cosa vuol dire avere il “diritto di giocare”, perché nessun diritto è possibile quando le situazioni sono di enorme degrado e pericolosità.
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